Interpretazione dei sogni
L’uomo è sempre stato affascinato dai sogni e li ha considerati un mondo parallelo, né reale né fantastico, una sorta di limbo in cui tutto può accadere al di là della razionalità e della volontà. Nel sogno l’uomo ha visto tutto e niente: volere divino, visioni sul futuro, suggerimenti dall’aldilà, connessione con il mondo dei morti, percezioni, immaginazione, potere della mente.
In tutte le epoche e culture l’interpretazione dei sogni ha occupato scienziati, stregoni, uomini di culto e persone comuni. Non c’è da meravigliarsene: il sogno è qualcosa di enigmatico e fortemente seduttivo, che incuriosisce e attrae. Il sogno porta sempre con sé dell’ambiguità, ed è inevitabile che di esso si cerchi un significato introspettivo profondo, o che lo si colleghi all’anima prima ancora che alla mente.
Secondo alcuni i sogni sono la proiezione delle immagini che si incanalano durante le ore diurne, creando un insieme di frasi, persone, immagini che di notte vengono sviluppate dal cervello, che le mescola insieme e le presenta sotto la forma che noi chiamiamo per l’appunto sogno.
Per altri il sogno è la porta che collega la realtà all’inferno, dove demoni ed entità possono proiettarci nel loro mondo. Come si può capire ci sono tante diverse opinioni su cosa siano i sogni e come interpretarli, alcune fantasiose e del tutto prive di concretezza, spesso figlie di credenze e teorie che fondano le basi nelle civiltà del passato e persino nelle religioni.
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L’interpretazione dei sogni nelle tradizioni e religioni
Ci sono diverse credenze e letture dei sogni che sono state influenzate dalle tradizioni e dalle religioni diffuse presso le popolazioni nei diversi periodi storici.
Nella tradizione popolare cristiana, l’interesse ai sogni è verso la sua manifestazione relativamente ad uno spirito superiore. Grazie ai sogni è possibile avere accesso alla verità divina, quella nascosta, costellata di apparizioni e premonizioni. Tutto questo, fino a quando Papa Gregorio II proibì l’interpretazione dei sogni credendo che i sogni fossero messaggi di Satana e giustificando con tale motivo la caccia alle streghe e le persecuzioni del tempo. Eravamo in pieno Medioevo.
Per l’Islam, l’interpretazione dei sogni è una vera e propria arte divinatoria che consente la comunicazione diretta con il Dio. I sogni sono messaggi di Allah e coloro che possono interpretarli sono figure elette, in collegamento tra Dio e l’uomo, cielo e terra.
Per il Buddismo il sogno è un’illusione della mente, che trasmette visioni e dialoghi non veritieri. Mentre secondo la medicina Tibetana, il sogno è un messaggero che facilita la diagnosi nel rapporto corpo-mente. Lo spirito, quindi, rivela alla mente ricordi di vita passata e vissuta; la mente nel sonno è libera da qualsiasi pensiero e lo spirito può interagire con essa, senza alcuna interferenza
Andando indietro nel tempo, scopriamo che per gli Egiziani il sogno è una missione mistica, tanto da aver creato il Libro dei sogni ieratico: un vero e proprio dizionario dei sogni, con le immagini più frequenti e relativa interpretazione. I sognatori erano suddivisi in due categorie, buoni e cattivi, e si credeva che il loro modo di comunicare con defunti e divinità potesse cambiare le sorti del futuro.
Non è escluso che già molti secoli fa vi fosse in alcune culture, soprattutto tra gli uomini colti, la convinzione che i sogni fossero una rappresentazione degli avvenimenti della giornata trascorsa, proiettati e mescolati insieme.
Per i Babilonesi i sogni erano veri e propri messaggi, tanto da riportare i più frequenti nelle famose tavole d’argilla: il dio Zuqiqu era quello da invocare per ricevere sogni buoni, ovvero portatori di buona sorte. I sogni, anche in questo caso, venivano selezionati in base alle azioni quotidiane, cercando un responso veloce ed univoco.
Arrivando a Carlo Magno, in quell’epoca la cultura manifestava grande interesse e rispetto per l’interpretazione dei sogni, al punto che il Re aveva un interprete personale, fidato e responsabile delle proprie azioni.
Anche in Grecia, dove la divinazione era molto sentita e importante, l’interpretazione dei sogni era fondamentale, in quanto messaggi dei divini. Venivano, secondo Omero, suddivisi in due porte: la porta d’avorio, dove i sogni erano significativi e importanti, e la porta di corno, dove i sogni erano insignificanti e privi di importanza.
Durante l’Impero Romano, l’importanza dei sogni va a scemare completamente, considerandoli frutto di fantasia o come rielaborazione mentale priva di senso.
L’interpretazione dei sogni secondo gli sciamani
Una piccola nota va fatta in relazione all’interpretazione dei sogni secondo gli Sciamani. Loro pensavano e pensano che i sogni siano un mezzo per uscire dal corpo terreno ed entrare in contatto con gli spiriti, per guarire malattie, punire i nemici e parlare con spiriti supremi.
Gli Sciamani riconoscono quattro tipologie di sogni:
- I sogni che nascono dall’uomo, relativi a condizioni fisiche e mentali
- Immagini che dipendono da stimoli esterni
- I sogni relativi ad eventi di preveggenza
- I sogni provocati da contatti telepatici
I primi due sono in bianco e nero, mentre gli altri a colore: comunque sia, il sogno per gli Sciamani è una piccole morte, ovvero un’esperienza di vita ultraterrena.
L’interpretazione dei sogni, linguaggio onirico.
Ogni notte si producono sogni, alcuni dei quali strani, difficili da comprendere e interpretare. Questi, se letti correttamente, possono raccontare molto di ciò che accade all’interno dell’Io più profondo e possono aiutare a capire se è un sintomo di preveggenza o una paura inconscia o un messaggio per affrontare al meglio una situazione.
Nel sogno tutte le vicende sono amplificate e più difficili di quanto non siano in realtà: il linguaggio onirico infatti procede per immagini e simboli, evoca ricordi, esperienze, pulsioni ed emozioni profonde che vivono nell’Io più interiore. Al giorno d’oggi l’interpretazione dei sogni è molto sentita e voluta: una porta collegata ad un futuro. Un futuro incerto che ogni individuo vuole scoprire ed affrontare al meglio.